Per approssimare gli zeri di una funzione $f(x)$ si sfrutta il teorema di esistenza degli zeri, il quale garantisce l’esistenza di almeno uno zero all’interno di un’intervallo $[a,b]$.

Teorema di esistenza degli zeri

Data una funzione $f:[a,b] \rightarrow \R$, se è inclusa nell’intervallo e ha segno discorde agli estremi

$$ \begin{cases}f \in C^{0}([a,b]) \\ f(a)f(b)<0\end{cases} \ \ \ \ \implies \ \ \exist \ \xi \in (a,b) \ \ | \ \ f(\xi)=0 $$

Attraverso delle tecniche iterative a partire da un $x_0$ iniziale, si genera una successione la quale sotto certe ipotesi, converge a uno degli zero della funzione.

$$ \lim_{k \rightarrow \infty}{x_k}=\xi, \ \ \ \ \ \ f(\xi)=0 $$

Attraverso il teorema degli zeri, si determina l’intervallo per i metodi numerici.

Metodo bisezione

Date le ipotesi imposte dal TH ZERI: $f \\in C^{0}([a,b])$ e $f(a)f(b)<0$ segue che:

$$ \exist \ \xi \in [a,b] \ \ | \ \ f(\xi)=0 $$

il metodo genera delle sequenze di approssimazioni $\{a_k\} \ \{b_k\} \ \{c_k\}$ convergenti a $\xi$

$$ \lim_{k \rightarrow \infty}{a_k}=\lim_{k \rightarrow \infty}{b_k}=\lim_{k \rightarrow \infty}{c_k}=\xi \in [a,b] $$

Teorema 10.1.1 su metodo di bisezione (solo enunciato)

<aside> 💡

Per la continuità di $f(x)$ ⇒ si ha che ad ogni cambio di segno corrisponde uno zero.

</aside>

Metodo:

Data una funzione continua, $(a<b)$ e con $f(a)f(b)<0$, fin quando l’iterazione non si arresta:

  1. Si trova il punto medio dell’intervallo $[a_i, b_i]$ alla i-esima iterazione.